Come ho scelto io l'abito da sposa

Per rompere il ghiaccio ho deciso di raccontarmi e raccontarvi come ho scelto l'abito con cui avrei sposato mio marito.

Non ricordo bene il giorno del mio matrimonio, ero come in una bolla di sapone...direi come canta Carmen Consoli "confusa e felice".

Ma se c'è un 'momento' dei preparativi che ho fissato in maniera indelebile nella mia testolina ( e nel mio cuore, dai concedetemelo😊!)è il giorno in cui ho scelto il mio abito da sposa (...beh, anche se in realtà credo di aver rappresentato il desiderio più segreto di ogni donna...ehm...due abiti, già già ... ma questa è un'altra storia, ve la racconterò un'altra volta😉).

Era un freddissimo giovedì di dicembre 2008 ( io mi sarei sposata agiugno 2009) ed io avevo chiesto alla mia migliore amica di accompagnarmi a Milano con la scusa di un campionario per il negozio, volevo fosse una sorpresa anche per lei. Avevo visto l'abito su una rivista e me n'ero innamorata subito, bum, un colpo di fulmine che, giuro, manco con mio marito: l'ho desiderato dal primo momento in cui l'ho visto ( l'abito, non il marito😂😂), eppure per scaromanzia, non avevo detto a nessuno che quel giorno sarei andata a provarlo.

Immaginate quindi la sorpresa della mia amica una volta arrivate in via Montenapoleone davanti all'Atelier Aimee', che allora il solo pronunciare il nome ti catapultava in una favola.
Ci ha accolto sorridente Sara ( che poi è diventata La Sara!), sembrava di essere in un film, ed io ero la protagonista, altro che Julia Roberts!!

Infilo il vestito del mio cuore nel camerino ( giuro ne ho provato uno solo!), un tripudio di tulle, di fiori, di nastri di tulle e poi quel tocco di colore abbinato al bianco. Non vi dico l'emozione! (E le risate, perché con la mia amica non si puo restare seri troppo a lungo!).
Magia...ecco. Non saprei trovare una parola migliore. L'incanto di una bacchetta magica che trova quello che fa per te. Mi spiego meglio: nel primo libro della saga di Harry Potter si legge che " è la bacchetta a scegliere il mago". Bene dopo quel giorno posso davvero dire che è lo stesso per una sposa: è il vestito a scegliere lei e non viceversa!